La rete ci dà sempre più possibilità di scegliere prodotti e servizi, ma non è sempre agevole muoversi tra le tante proposte ed approdare a quelle che più si avvicinano alle nostre esigenze.
Molto utili in questo senso alcune risorse come quelle messe a disposizione da Altroconsumo, la ben nota e attivissima associazione italiana nata con lo scopo di difendere i diritti dei consumatori e sempre attenta ad ogni approfondimento e necessità anche dei consumatori online.
È questo il caso del confronto che Altroconsumo ha voluto effettuare tra diverse app per permettere agli utenti di orientarsi al meglio per ricevere uno dei servizi che attualmente riscuote grande interesse da parte dei consumatori: quello dei servizi online di consegna di cibo a domicilio.
Una pratica, quella di ordinare online e di poter ricevere comodamente a casa propria o sul posto di lavoro i propri piatti preferiti preparati dai migliori ristoranti della zona, che sempre più lega l’alimentazione alle nuove realtà tecnologiche.
Dal sushi all’hamburger, dai menu etnici a quelli tradizionali della nostra gastronomia italiana, dalle preparazioni healty a un veloce kebab: ormai moltissime le realtà ristorative che scelgono di avvalersi di piattaforme online per offrire alla loro clientela la possibilità di consumare comodamente a casa pasti completi come se si fosse seduti al tavolo di un vero ristorante.
Altroconsumo ha voluto quindi testare le principali app che offrono questo servizio, mettendo in evidenza quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ognuna.
Un confronto a cui hanno preso parte quaranta persone divise tra Milano, Roma e Torino, a cui è stato chiesto di mettere alla prova le app di cinque tra i più conosciuti e validi servizi di consegna pasti a domicilio (Just Eat, Deliveroo, Foodora, Glovo e Moovenda), valutandole in base a parametri di chiarezza, capillarità della distribuzione, qualità del pasto consegnato, puntualità e modalità del pagamento.
I risultati parlano chiaro: tra le cinque, quelle che eccellono per chiarezza dei menu e per la semplicità del loro utilizzo sono senza dubbio Just Eat e Deliveroo.
Nonostante possano verificarsi condizioni climatiche o di traffico che causino rallentamenti nelle consegne, pochi sgarri nella puntualità da parte di ognuna, benché in qualche caso si siano riscontrati alcuni inconvenienti per quanto riguarda lo stato dei piatti al momento della consegna (talvolta freddi o scomposti).
Secondo il test, Just Eat eccelle anche per i costi: concorrenziali rispetto a quelli richiesti dagli altri servizi e addirittura con consegna gratuita se si sceglie di acquistare il proprio pasto da alcuni specifici ristoranti.
In generale, un costo medio per la consegna di 1,30 euro per Just Eat, in raffronto al minimo di 2,50 richiesto da Deliveroo, al fisso di 2,90 per Foodora, al costo medio di 2,20 di Glovo e a quello di 2,90 di Moovenda.
Inoltre, sempre per quanto riguarda Just Eat, la possibilità di pagare anche in contanti, mentre per gli altri servizi il pagamento può essere effettuato soltanto tramite PayPal o carta di credito (anzi: Glovo, che offre un servizio diverso dalle altre app, con consegne di qualsiasi merce oltre che di pasti, prevede il pagamento soltanto con carta di credito).
Tra le applicazioni che Altroconsumo ha confrontato, ottimo risultato anche per quanto riguarda la capillarità del servizio di Just Eat, che è l’unica presente in quattrocento diverse località italiane, mentre le altre soddisfano solo alcune zone. Deliveroo e Glovo non effettuano ancora alcun servizio nelle periferie.
In generale, quindi, ottimo il servizio garantito da Just Eat, con soddisfacente copertura di ristoranti in molte località e nelle aree più periferiche ed anche vantaggi economici, che ha presentato soltanto minimi disguidi di puntualità in una città peraltro davvero gravata da problemi di traffico come Milano.