La Settimana della Moda a Milano non è mai stata così green! Il 24 settembre, infatti, sono stati assegnati i Green Carpet Fashion Awards, i primi “Oscar” della moda sostenibile. L’evento si è tenuto al Teatro alla Scala di Milano e ha visto la partecipazione di celebrities internazionali. Tra i vincitori l’ex top model e attivista Gisele Bündchen e gli stilisti Brunello Cucinelli e Pierpaolo Piccioli.
L’evento ha confermato un trend, che vede l’industria della moda sempre più scrupolosa e coscienziosa. La società attuale, infatti, deve fare i conti con una generazione di consumatori attenta e responsabile nei confronti dell’ambiente che la circonda. Non è un caso che, accanto a ristoranti vegan-friendly e a cosmetici cruelty-free, sempre più spesso si senta parlare di eco-fashion. Abiti, gioielli e accessori non devono più garantire solo qualità e autenticità, ma la moda deve farsi carico di altri valori, che vanno nella direzione di una maggiore responsabilità sociale. La sostenibilità della moda non si limita solo a scelte animaliste, ma coinvolge tutto il ciclo di produzione: dalla selezione dei materiali, alla realizzazione dei capi, alla loro distribuzione. L’obiettivo è un minore impatto sull’ambiente, che significa per esempio minori emissioni di sostanze nocive e riduzione degli sprechi.
La stilista inglese Stella McCartney è stata una delle prime nel suo settore a imporre l’uso di fibre alternative nella realizzazione dei capi e degli accessori per le sue collezioni, abolendo l’uso di cuoio, pellame, pellicce e derivati. Dopo di lei sono cambiate tante cose e l’approccio eco-friendly ha iniziato a diffondersi sempre di più, portando a una graduale virata verso capi di abbigliamento di qualità, biologici al 100% e ottenuti da materiale riciclato o con un misto di riciclo e fibre biologiche. Passando dall’alta moda, questa tendenza ha raggiunto anche brand a portata delle nostre tasche.
Brand low-cost eco-friendly
Un esempio? H&M, nota catena svedese di fast fashion, ha lanciato una serie di collezioni Conscious Exclusive. Si tratta di linee ecosostenibili, dove abiti e accessori sono realizzati con materiali riciclati. In poche parole, i rifiuti si trasformano in capi glamour ed eleganti. Ma H&M non è il solo marchio attento all’ambiente. Altri brand, come OVS e Zara, hanno dato vita a linee a basso impatto ambientale con materiali riciclati e si sono impegnati nella riduzione delle emissioni di sostanze tossiche nei processi produttivi. Anche Asos si impegna a ridurre gli effetti negativi su animali e natura con la sezione ECO EDIT, dove seleziona capi di abbigliamento, accessori e prodotti di bellezza in linea con i suoi criteri di sostenibilità. Da citare anche la collezione Mango Committed, dove cotone riciclato e organico, tencel e modal diventano protagonisti di una serie di capi e accessori cool e raffinati.
Insomma, moda a basso impatto ambientale e impiego di materiali riciclati e/o scarti sono ormai una realtà sempre più diffusa e questo ci fa ben sperare in un futuro più sostenibile e rispettoso della vita degli animali e dell’ambiente.