Sarà pure vero che non esistono più le mezze stagioni ma almeno due volte l’anno il cambio dell’armadio è un incubo che torna a farsi vivo. Orde di vestiti inutilizzati dalla stagione precedente che vengono tolti dalle scatole e messi di nuovo nei cassetti in attesa di una nuova vita che puntualmente non arriva mai. Scarpe comprate in momenti di shopping compulsivo senza un vero perché (ok erano così belle…) che tornano in gara per essere sfoggiate. Borse, cappelli, accessori che ti guardano minacciosi. Ecco allora che un giorno ti coglie un’idea geniale: mi libero del superfluo o, come si dice ora, faccio decluttering. Se sei determinata nell’operazione riordino il progetto 333 è quello che può fare al caso tuo.
Cos’è il progetto 333
Inventato dall’americana Courtney Carver e riadattato dalla tedesca Valentina Thorner, è una sfida minimalista che è stata lanciata nel 2010 riscuotendo un enorme successo. Persone in ogni angolo del mondo hanno aderito al progetto postando foto dei loro armadi rivoluzionati. L’obiettivo è indossare 33 (o anche meno) abiti per 3 mesi, che vanno a coprire quindi ognuna delle quattro stagioni. Dal conteggio sono esclusi pigiami, calze, intimo e abbigliamento specifico per lo sport o per il lavoro (come una divisa). Sono invece inclusi gioielli, borse, scarpe e accessori come cinture. Il motto del progetto è “simple is the new black”, un inno alla semplicità in vite invase dal consumismo e dal superfluo. Se ci pensi in effetti quanti vestiti ti servono davvero? Quanti ne usi veramente tra tutti quelli che hai nell’armadio e invece quanti stanno lì ammonticchiati a fare scena? 33 capi possono sembrare pochi ma se bene abbinati e scelti tra cose di qualità che ti piacciono davvero coprono senza problemi le esigenze ogni 3 mesi.
Il guardaroba capsula per un minimalismo di qualità
Il progetto 333 è quindi utilissimo per la creazione di un guardaroba capsula. Il “capsule wardrobe” è un concetto introdotto Susie Faux nel 1970, grazie al suo lavoro nella boutique “Wardrobe” a New York con l’idea di organizzare nel negozio una serie di capi di abbigliamento essenziali, di ottima qualità e classici da poter proporre per più stagioni con delle integrazioni. Senza fare continuamente nuovi acquisti, seguendo questo principio l’obiettivo è quello di ottenere un guardaroba fornito di pochi pezzi abbinabili tra loro, adatti per più occasioni, da aggiornare in modo minimo all’occorrenza. Si tratta di puntare più sulla qualità che sulla quantità, studiando attentamente quello che davvero ti sta bene ed è adatto al tuo fisico, facendo acquisti che durino più di una stagione e non ti facciano tornare sempre nei negozi low cost a comprare cose che restano spesso nell’armadio ancora col cartellino attaccato. Dai, confessa quante ne hai?
Come creare un guardaroba capsula
Il punto di partenza è sempre quello: svuota l’armadio e seleziona cosa tenere con obiettività. Per conservare solo pochi pezzi validi devi però farti aiutare da qualche criterio di selezione. Per prima cosa scegli uno schema di colori base in modo che si possano abbinare tutti (o quasi) tra di loro permettendoti di creare vari outfit grazie alle combinazioni. Potresti puntare su grigio, nero, bianco, marrone o blu per andare sul classico e non seguire troppo le mode del momento. Oltre ai colori base scegli poi uno e due colori per vivacizzare ma che possano comunque abbinarsi con tutto.
Scegli capi di abbigliamento che ti valorizzino, siano adatti a te e alla tua conformazione, che ti piacciano molto e ti facciano sentire a tuo agio in ogni situazione. Se devi acquistare qualcosa punta su modelli classici che non temano le mode e su capi di ottima fattura e qualità perché indossandoli più spesso si usureranno di più. Un’impresa sicuramente non semplice per ogni shopping addicted. Può però essere un’esperienza da provare per una vita con più ordine non solo fisico ma anche mentale, per utilizzare davvero le cose che compri e per uno shopping più consapevole e attento quando decidi di concedertelo.