L’Argentario: in tempi antichi un’isola, poi collegata alla terraferma da due cordoni di sabbia e divenuto un promontorio bagnato dalle acque del Tirreno e da quelle della Laguna di Orbetello.
Zona di protezione speciale, di grande interesse paesaggistico e naturalistico, l’Argentario è una delle mete della Toscana meridionale più interessate dal turismo.
Molti i luoghi che meritano di essere visitati, spesso però purtroppo resi eccessivamente affollati dall’alta concentrazione di turisti.
Tra questi, le località più alla moda: Porto Santo Stefano, Porto Ercole e Capalbio, mete di turismo soprattutto nel periodo della Pasqua e nei mesi di luglio ed agosto. Luoghi che nei periodi di alta stagione risultano spesso poco godibili proprio per la presenza di molti turisti, ma che in altri periodi possono invece rivelarsi in tutta la loro bellezza.
Innanzitutto è bene ricordare che, per chi ama la sabbia, è difficile non trovare spiagge affollate all’Argentario nei periodi di alta stagione, in quanto le zone di sola sabbia sono quelle di solito più prese di mira dai bagnanti, soprattutto da famiglie con bambini, così come ad esempio le spiagge sul Tombolo della Feniglia e sul Tombolo della Giannella, che collegano il promontorio alla terraferma.
Un modo per trovare luoghi non troppo affollati è quello di raggiungere spiagge dove non è possibile arrivare con le auto. Percorsi talvolta abbastanza impegnativi, ma che non deludono mai.
Con una passeggiata di circa un chilometro che scende fino al mare, rimanendo incantati dal panorama, si può ad esempio raggiungere Cala del Gesso, nei dintorni di Porto Santo Stefano, una delle spiagge più belle dell’Argentario, che offre uno spettacolo unico di acque cristalline e una piccola spiaggia di un misto di sabbia e rocce rimasta ancora incontaminata. Un luogo che, come molti altri, nel pieno dell’estate diventa affollato, ma che può rivelarsi una vera meraviglia di pace e tranquillità se raggiunto in altri periodi, dove è possibile anche ammirare, sulla scogliera di destra, i resti di un’antica torre spagnola del XVI secolo.
Moltissime altre le cale e le spiagge da non perdere, tra le quali quella della Cacciarella, dove è possibile anche visitare l’ampia Grotta del Turco, che deve il suo nome alla presenza dei corsari turchi che imperversavano sulle coste dell’Argentario nel XVIII secolo, e quella chiamata Spiaggia Lunga, dove è possibile ammirare il Forte Stella, uno degli antichi baluardi difensivi spagnoli del promontorio.
Il consiglio, quando si vogliono raggiungere a piedi luoghi più nascosti ma che hanno il pregio di essere meno affollati, è quello di organizzarsi considerando un’uscita della durata di diverse ore (indispensabili scarpe comode, molta acqua da bere e ombrellone), meglio poi, soprattutto nelle giornate più calde e assolate, da raggiungere nel corso delle prime ore della mattina.
Un altro modo per evitare la calca e godersi al meglio le bellezze dell’Argentario, noleggiare una barca o un gommone e raggiungere le tante spiagge accessibili solo dal mare, di sicuro le meno affollate e le più suggestive, tra scogli, isolotti e grotte.