Il gigante dell’e-commerce ha recentemente annunciato la chiusura del retail Amazon BuyVip, un servizio basato su un business spagnolo acquistato dall’azienda di Jeff Bezos sette anni fa. La fine del servizio è programmata il 1 giugno 2017, data in cui il dominio reindirizzerà direttamente al sito principale di Amazon e lascia presagire un momento di cambiamento importante per la vendita online di prodotti da outlet.
BuyVIP era nato nel 2006 dall’idea di Gustavo García Brusilovsky e José Luis Vallejo e si era posizionato presto fra i modelli di riferimento in Spagna per la vendita stock di prodotti di moda attraverso internet. Al momento della presentazione ad Amazon, quattro anni più tardi, BuyVip garantiva un introito di 70 milioni di euro, che l’azienda statunitense aveva fatto quasi raddoppiare. Il passaggio all’interno di Amazon con il brand Amazon BuyVip era avvenuto nel 2012.
BuyVip era concepito per offrire in via esclusiva ai membri delle interessanti offerte su prodotti di moda e abbigliamento, basato su modello di vendita rapida e a scadenza. La decisione non è stata un fulmine a cielo sereno, dato che già un anno fa il sito Myhabit.com – simile e orientato al mercato statunitense – era stato chiuso. La ragione è semplice: il reddito di questo tipo di servizi non è sufficientemente elevato per garantirne la funzionalità.
Si tratta di un settore di mercato particolare e complesso, in cui esistono già degli attori molto ben posizionati e in cui la contrazione economica seguita alla crisi del 2011 ha marcato il segno in modo decisivo. Il fatto che il sito fosse disponibile in via esclusiva ai mercati di Spagna, Italia e Germania ha certamente contribuito ad indebolirne la struttura, che non aveva possibilità di reintegrare ulteriori acquirenti in altri paesi e in tempi brevi.
Il settore dell’outlet online è particolarmente dinamico e risente moltissimo delle mode, dei cambiamenti culturali e delle condizioni economiche del mercato. In un contesto aperto come quello di internet ciò generalmente non costituisce un problema, ma si rivela un elemento pericoloso se la rete di vendita è circoscritta a zone ben definite come nel caso di BuyVip.
L’incorporamento del servizio all’interno di Amazon ha contribuito a renderlo forte e funzionale fintanto che è rimasto il vento a favore, ma di fronte alle difficoltà che ben conosciamo BuyVip si è scoperto bloccato in un meccanismo di gestione pensato per grossi movimenti di denaro e incapace di adattarsi ai cambiamenti repentini come invece avrebbe potuto fare una compagnia più piccola.