A dispetto di chi considera ancora la Cina come un paese a prevalenza rurale e lontano dagli standard occidentali, dal 2014 l’economia cinese è ufficialmente la prima economia al mondo, con un prodotto interno lordo che negli ultimi 30 anni è cresciuto – mediamente – del 10% annuo.
Una crescita, quella cinese, cui ha contribuito certamente anche il mondo dell’e-commerce, alimentato sia da una domanda interna (il 60% degli utenti internet cinesi ha effettuato almeno un acquisto online) ma anche dalla vendita diretta dei principali siti di commercio online al mercato estero.
Cosa vendono i cinesi online? Per semplificare, 3 categorie di prodotti: elettronica, abbigliamento e oggettistica.
Il settore sicuramente più promettente è quello dell’elettronica: in questo ambito i nomi più noti sono EachBuyer, ComeBuy, Banggood e GearBest. Questi e-commerce vendono prevalentemente smartphone e tablet, ma anche altri prodotti di elettronica e in generale accessori. E mentre in passato chi acquistava su uno di questi siti – a prezzi particolarmente vantaggiosi – doveva attendere settimane o addirittura mesi prima di poter ricevere la merce a casa (per via dei lunghi tempi di spedizione e a volte per la risoluzione delle pratiche doganali), più recentemente alcune insegne si sono attrezzate con magazzini basati in Europa, garantendo agli utenti del vecchio continente tempi di consegna in linea con gli standard abituali.
In ambito abbigliamento, l’offerta fatica ancora a competere efficacemente con nomi del calibro di Asos o Zalando, ma su e-commerce come Sammy Dress e Light In The Box è possibile trovare vestiti e abiti – anche da cerimonia personalizzabili – a prezzi molto competitivi. Per quanto riguarda l’oggettistica, Mini In The Box, sito gemello di Light In The Box, è certamente un punto di riferimento dove è possibile rifornirsi di gadget e accessori.
Meritano una menzione particolare i siti Alibaba e Ali Express: entrambi di proprietà del gruppo Alibaba, questi due marketplace (cioè piattaforme dove è possibile acquistare ma anche vendere beni) sono una specie di Amazon o eBay cinesi, con una importante differenza. Mentre Alibaba si rivolge principalmente ad un pubblico B2B (svolgendo quindi un ruolo fondamentale nell’ambito degli scambi commerciali all’ingrosso), Ali Express parla ad un pubblico tendenzialmente consumer. Insomma, se stiamo cercando dei bottoni per una camicia, a meno che non ce ne servano migliaia, la scelta migliore è rivolgersi a Ali Express.
Una curiosità: nel giorno del Single’s day, ricorrenza nata come una sorta di “anti San Valentino” e che ogni anno cade l’11 novembre, lo scorso anno il sito Alibaba (che dal 2009 organizza una giornata di saldi da urlo per l’occasione) ha raggiunto il record assoluto di ordini, per un valore di 17.8 miliardi di dollari!