Difficile dire quali siano i luoghi naturali da vedere almeno una volta nella vita. Il nostro pianeta è talmente ricco di bellezze naturali da potersi considerare un luogo meraviglioso di per sé, un ininterrotto susseguirsi di differenti paesaggi e fenomeni naturali, uno più straordinario dell’altro.
Luoghi che mozzano il fiato per la loro grandiosità, habitat di un gran numero di specie viventi, talmente belli da sembrare talvolta irreali, a volte – purtroppo – soggetti a contaminazioni umane che ne mettono in pericolo la bellezza e il grande valore ambientale.
Tra gli ambienti più spettacolari, il Parco Geologico di Zhangye Danxia, in Cina, vicino al deserto del Gobi: un’estensione di centinaia e centinaia di chilometri di montagne dai colori più incredibili che hanno iniziato a formarsi ventiquattro milioni di anni fa per l’accumulo di minerali di colori diversi, a cui gli agenti atmosferici e le increspature causate dallo scontro della placca indo-australiana con l’Eurasia hanno dato forme davvero fuori dal comune.
Altro luogo in cui la natura dà il meglio di sé, è il cosiddetto Mar delle Stelle, nell’Isola Vaadhoo, nell’arcipelago delle Maldive, dove il mare tutte le notti diventa fluorescente, illuminandosi come se riflettesse la luce di milioni di stelle. Il fenomeno, unico al mondo, si deve alla presenza di una grande quantità di un particolare tipo di fitoplacton, i dinoflagellati, i quali, per mezzo della loro membrana che risponde ai segnali elettrici, creano una bioluminescenza che rende le onde e la riva del mare illuminate da un’incredibile luce azzurra.
Altro paesaggio inaspettato, quello a Pamukkale, in Turchia, oggi zona tutelata, dove si trovano piscine di acqua calda cristallina che digradano, a terrazze, dalle pendici completamente bianche delle colline. Un fenomeno geologico che in turco viene indicato come “castello di cotone”, creato dal calcare bianco depositato dalle acque che dà al sito l’aspetto di un’estesa scogliera di neve e di ghiaccio.
Nell’Irlanda del Nord, dichiarato patrimonio dell’Unesco nel 1986, ricco di mistero e habitat di molte specie animali e vegetali, il Sentiero dei Giganti, formato da quarantamila rocce basaltiche a base esagonale che emergono dall’oceano, risalenti a un’eruzione vulcanica sotterranea avvenuta sessanta milioni di anni fa. Tante le leggende ispirate a questo incredibile cammino di roccia che riportano le storie di giganti che lo avrebbero costruito per raggiungere le terre di Scozia.
L’Isola di Socotra, nell’Oceano Indiano, inserita dall’Unesco tra i patrimoni dell’umanità, è una terra in cui la storia delle più antiche civiltà si è incontrata con le magie create dalla natura in tempi primordiali. Socotra è considerata uno dei luoghi più straordinari del mondo per quanto riguarda la biodiversità e per l’unicità delle molte specie vegetali ed animali vi trovano il loro habitat naturale. Tra queste va citata una delle forme vegetali tipiche dell’isola, i cui esemplari più antichi raggiungono oltre i mille anni di età: la Dracena cinnabari, detta “albero del sangue di drago”, dalla caratteristica chioma a fungo che ricorda nella forma gli alberi di era preistorica, il cui nome deriva dalla resina rossa, detta appunto “sangue di drago”, utilizzata fin dai tempi più antichi come medicamento, colorante ed essenza profumata.