Nella storia dell’alimentazione molte le tappe che hanno portato a un’evoluzione e a cambiamenti anche di rilievo nelle nostre abitudini alimentari.
Una di queste, quella che stiamo vivendo proprio negli ultimi anni, di cui siamo i diretti protagonisti e che, dopo l’importante nascita nel Novecento della “nouvelle cuisine” e la crescente attenzione negli anni Duemila a principi dietetici più salutari, ha modificato radicalmente le nostre abitudini alimentari in parallelo allo sviluppo delle nuove tecnologie.
Una vera e propria “evoluzione sociale” nel nostro modo di mangiare, legata innanzitutto alla produzione industriale che ha portato le famiglie dal consumo di cibi prevalentemente fatti in casa a quello di prelavorati (pensiamo ad esempio alla pasta), prodotti in larga scala, sempre più disponibili in gran quantità e varietà, che hanno rappresentato un modo più veloce di occuparsi della preparazione delle pietanze impiegando sempre meno tempo in cucina.
Evoluzione che, se da una parte ha rappresentato una maggior comodità e praticità per tutti noi, è diretta conseguenza del modo di vivere della nostra società, dove il tempo è diventato un fattore determinante per ogni nostra azione e pensiero.
Da qui, l’ulteriore “comodità” del poter usufruire delle tante forme ristorative (dal fast food al ristorante gourmet, dallo street food ai piatti pronti che quasi ogni locale mette oggi a disposizione della clientela per la pausa pranzo) che offrono pasti preparati ogniqualvolta non abbiamo voglia o possibilità di intrattenerci sui fornelli e che rappresentano ormai un’abitudine per molti di noi.
Oggi, eccoci infine arrivati a quell’evoluzione data dai nuovi mezzi digitali, che appunto ha determinato un nuovo cambiamento nella nostra alimentazione, facendo diventare la consegna a domicilio, inizialmente effettuata con ordinazioni telefoniche, una pratica sempre più utilizzata.
Niente di più facile, adesso, che prenotare il proprio pasto tramite internet e, ancora più comodamente e velocemente, tramite apposite app scaricate sul proprio smartphone.
Comodità che vanno di pari passo all’evoluzione dei tempi, che se di certo portano cambiamenti anche positivi (si pensi ad esempio al fatto che, utilizzando il sistema del food delivery, si ha la possibilità di mangiare alimenti di migliore qualità rispetto a quelli proposti in molti fast food, con più attenzione quindi anche alle buone abitudini alimentari) modificano comunque il nostro modo di “vivere” il cibo, facendo rientrare l’atto del mangiare tra quelle attività “purtroppo” inevitabili che ci fanno perdere il nostro prezioso tempo.
Comodità che, fortunatamente, sempre più i consumatori desiderano siano garantite da servizi di qualità. Esempio ne è Just Eat, realtà di spicco nel settore del food delivery, un veloce ma anche attento servizio online di consegna pasti a domicilio che offre la possibilità di scegliere menu estremamente diversificati, dalla pizza alla cucina etnica a piatti adatti a chi ha particolari esigenze alimentari e dietetiche.
Un interesse sempre più crescente a mangiare cibi sani, realizzati con ingredienti di qualità; ma se l’imperativo resta comunque quello della scarsità del tempo a nostra disposizione ecco allora che utilizzare sistemi nuovi di approvvigionamento è in fondo un modo per sottolineare quell’approccio profondamente “pigro” a cui il nostro tipo di società ci ha abituati, in tanti aspetti del nostro quotidiano.