Cominciamo subito col dire che c’è una grande differenza tra l’acquisto impulsivo e compulsivo. Se passi davanti a una boutique e non riesci a resistere a quel paio di tacchi che si abbina perfettamente al tuo outfit da ufficio o se durante lo shopping al supermercato sei capace di buttare nel carrello anche i sali da bagno, solo perché ne avevi trovati alla lavanda (la tua fragranza preferita), possiamo considerare il tuo comportamento ancora nella norma.
Esiste però anche un 2% della popolazione italiana che soffre della sindrome dell’acquisto compulsivo. Chi ha sviluppato questa dipendenza dallo shopping porta sulle spalle il carico di tanti effetti collaterali: le montagne di debiti, gli armadi imbottiti di oggetti inutili, le ansie causate dal deficit di shopping e tanti altri. Motivo per cui gli psicologi mettono gli shopaholic sullo stesso livello di chi ha una dipendenza verso i giochi d’azzardo oppure soffre di bulimia.
Curare in tempo questo problema è possibile. Vi presentiamo quindi alcuni dei segnali più allarmanti, in grado di aiutarvi a capire se state sviluppando una sindrome dell’acquisto compulsivo:
1. Soffri di ansia se non porti a termine degli acquisti e cerchi di trovare altri modi per soddisfare i tuoi bisogni, per esempio facendo shopping online? Provare tristezza solamente perché non puoi scorrere la tua carta di credito per comprare qualcosa di nuovo è considerato uno dei principali effetti collaterali tra gli shopaholic.
2. Stai affrontando le emozioni negative come la mancanza di autostima o la solitudine attraverso gli acquisti spontanei? Tendi a reagire a sentimenti simili anche con il consumo compulsivo di cibo o droga oppure soffri dei sbalzi d’umore? Gli studi confermano che se appartieni in questi gruppi, è probabile un’inclinazione anche verso lo shopping maniacale.
3. Provi eccitazione durante l’atto di identificazione dell’oggetto d’interesse con l’acquisto stesso? È probabile che il tuo cervello stia eliminando l’ormone associato al godimento, la dopamina, che può causare una dipendenza dall’attività che lo genera.
4. Il tuo armadio è pieno di articoli con le etichette originali ancora attaccate e scatole di scarpe che non hanno mai visto la luce del giorno? Se non si tratta di vestiti regalati da anziani parenti a Natale ma di abiti che hai scelto e acquistato consapevolmente, questo potrebbe rivelarsi un piccolo sintomo.
5. Stai cercando di nascondere le tue spese davanti ad amici e parenti? Hai perennemente il timore di essere colta in flagrante in un centro commerciale o durante lo shopping online in pausa pranzo? La tua mente è cosciente che i tuoi acquisti avvengono a costo delle persone a te più care, oltre che del tuo conto bancario.
6. Compri spesso articoli che non ti servono, come l’ennesima serie di tazze di design o un altro paio di scarpe per rare occasioni? Il fatto che tu tenda a comprare maggiormente prodotti di una sola categoria merceologica per via di una passione, non significa considerarsi un’eccezione alla diagnosi.
7. Ti senti spesso in colpa dopo aver concluso il tuo acquisto? La tua coscienza ti sussurra qualcosa nell’orecchio dopo aver comprato anche piccoli oggetti? Cercando di allontanare queste vocine, gli shopaholics sono sempre alla ricerca di nuove svendite oppure tentano di negoziare per fare gli affari più convenienti.
Se sei riuscita a identificarti con più di uno dei punti elencati, niente paura. Esistono diversi mezzi che ti possono aiutare a superare questa brutta abitudine. Tanti esperti del settore consigliano fortemente di dedicarsi a nuove attività o hobby per dimenticare la sete di shopping. Un altro consiglio utile è quello di prendere nota dei motivi che generalmente fanno scattare questi bisogni, in modo tale da essere pronti ad evitarli la prossima volta che si presentano. In questo caso può avere un effetto positivo anche non trascorrere molto tempo di fronte alle vetrine dei negozi o navigare per ore negli e-commerce. Un ultimo piccolo suggerimento: lasciare le carte di credito a casa oppure nasconderle!