Il silicone è arrivato nelle case di tutti già vari anni fa, quando lo si usava prettamente come sigillante per porre fine alle piccole perdite di acqua e alle infiltrazioni. Il silicone più sfruttato dagli hobbisti è quello che permette di sigillare lo spazio tra due lastre di vetro o di plastica rigida, ma in commercio ci sono tantissimi tipi diversi di silicone, che consentono di utilizzare questo tipo di materiale per tanti scopi differenti tra di loro.
Vari tipi di silicone
Avere a disposizione diverse tipologie di silicone adatte a molteplici utilizzi significa anche che ogni singola tipologia è più o meno adatta a essere sfruttata per specifici scopi. In questo modo non solo si possono sigillare spazi tra materiali vari, compreso il calcestruzzo o l’intonaco, ma si può sfruttare il silicone anche come adesivo o finitura. Il classico silicone sigillante, quello che si sfrutta per le infiltrazioni di acqua in bagno o in cucina, è più precisamente un prodotto a base acetica; questo silicone è perfetto su materiali quali piastrelle, vetro, ceramica e altri materiali duri. Grazie alle sue caratteristiche si può sfruttare anche per sigillare una falla tra due materiali diversi, ad esempio plastica e marmo, come può avvenire ad esempio sul piano di lavoro di una cucina. Le diverse basi di partenza utilizzate per produrre il silicone consentono di sfruttarne tipi diversi su materiali che non siano lisci e duri come il vetro o la ceramica; ci sono quindi tipologie di silicone per l’edilizia, da sfruttare sul cartongesso o sull’intonaco, o altri da usare con il legno e materiali plastici che potrebbero essere rovinati dal silicone acetico, come il policarbonato.
Siliconi neutri e acrilici
Il silicone neutro si può utilizzare su materiali più delicati, come il legno, il metallo o il PVC. Si possono però sfruttare anche sul vetro e per questo sono spesso sfruttati da chi produce mobili, ma anche dai serramentisti e in altri ambiti edili. Nei quali però solitamente si preferiscono i siliconi acrilici, perfetti da sfruttare su cemento, cartongesso, intonaco. Offrono il vantaggio di avere una finitura molto simile a quella dell’intonaco e di poter essere verniciati con la classica tempera che si utilizza per le pareti. La consistenza è infatti più vellutata e solida rispetto a quella dei siliconi acetici o neutri, che offrono invece una finitura liscia e soffice. Basta osservare un qualsiasi catalogo di materiale per i professionisti per l’edilizia per trovare tantissime diverse tipologie di silicone, ad esempio antimuffa, o di colori i più disparati. Questo per poter utilizzare il sigillante perfetto in ogni specifica situazione.
Facilità di utilizzo
Tra i tanti prodotti sigillanti di tipo professionale il silicone è uno dei più diffusi, anche grazie alla grande facilità di posa e di utilizzo. Si tratta infatti di un prodotto monocomponente, che viene venduto già pronto per l’uso. Solitamente è disponibile in cartucce, che si posizionano in apposite pistole, molto semplici da impugnare e che rendono l’applicazione del silicone facilissima, anche per chi non è un esperto del settore. Per ottenere l’effetto desiderato è necessario posizionare una striscia di silicone consistente, che poi viene passata con un apposito strumento per penetrare nella fessura da sigillare e per terminare il lavoro in modo pulito e ordinato.