Per le piccole attività la competizione online è un territorio estremamente complesso, molto più dura di quella offline, perché si trovano a fronteggiare competitors di dimensioni spiazzanti. Una delle soluzioni interessanti sviluppate a vantaggio delle piccolissime aziende in questo campo è il social shopping, che sta riscuotendo un notevole successo sia fra i clienti che fra i produttori.
Il social shopping definisce una metodologia di gestione di un e-commerce in cui l’esperienza d’acquisto del cliente è condivisa su una rete sociale di amici o contatti stabili. Il contenuto del social network, quindi, coincide con gli oggetti acquistati, i preferiti, o con le informazioni relative a possibili acquisti.
Naturalmente, il social shopping può influire in modo marcato sul processo di acquisto di un potenziale cliente, che viene influenzato dalle stesse reti social soprattutto in fase di ricerca di consigli e suggerimenti su prodotti o servizi. L’idea che sta alla base è semplicemente il trasferimento del classico passaparola relativo a determinati prodotti nel contesto dei social network.
In linea di principio si tratta della risposta ad uno dei problemi fondamentali delle esperienze di acquisto online: molti acquirenti sono indecisi nella scelta, e una volta scartati i grandi fornitori come Amazon, in cui ritengono di non poter trovare ciò che cercano, si trovano spiazzati di fronte all’offerta vastissima. Ci si riferisce spesso a questo problema come “product discovery”, ed è caratterizzato dal fatto che lo shopping online è estremamente diretto e mirato verso un obiettivo specifico.
I social network sono una risposta forte a questo problema. Anche se i consumatori non possono ancora comprare prodotti direttamente dai social network, è evidente che l’abitudine di seguire le pagine dei principali marchi corrisponde ad un modo per mantenersi aggiornati rispetto ai potenziali prodotti da comprare. Almeno metà delle persone che segue uno o più brand afferma di farlo proprio per questa ragione, in modo da vedere più prodotti e conoscere le ultime novità.
Alcuni siti, come ThisNext, cercano di andare oltre ai tradizionali social network e implementano un sistema di condivisione delle informazioni relative ai prodotti in cui l’esperienza sociale ruota direttamente attorno alle scelte che le persone fanno durante gli acquisti. In generale, comunque, è chiaro che i social network stanno provando a diventare dei nuovi marketplace. Facebook, Instagram e Pinterest sono ormai pronti al passo in avanti: offrire degli spazi di vendita diretta ai brand che desiderino aumentare il proprio mercato.