Venezia è una delle principali mete turistiche italiane e se si considera il volume di visite in relazione al numero di abitanti si rimane attoniti: la città accoglie dai 25 ai 30 milioni di visitatori all’anno a fronte di soli 55 000 residenti. Da più parti si sono levate grida di allarme verso gli evidenti segnali del deterioramento che questa vera e propria invasione turistica sta causando alla città: aumento esponenziale del costo della vita, diminuzione dei servizi al cittadino, difficoltà logistiche dovute al sovraccarico dei mezzi di trasporto e diaspora dei residenti verso la terraferma – la città perde in media mille abitanti all’anno.
Il periodo (e l’orario) giusto per visitare Venezia
Tutto ciò, dal punto di vista del visitatore, significa che visitare la città nel momento sbagliato e senza conoscere un minimo il funzionamento del suo particolare tessuto urbano è molto pericoloso. Si rischia di passare il proprio tempo in coda, attorniati da centinaia di persone e con un esborso economico notevole per mangiare, dormire e comprare qualcosa di tipico.
Innanzitutto, il consiglio più sensato che si possa dare in questo senso è concedersi un po’ di tempo. È molto difficile visitare Venezia in due o tre giorni senza finire all’interno delle dinamiche flussi turistici, ma con qualche giorno in più è possibile scegliere gli orari migliori per visitare i luoghi principali. Piazza San Marco, Rialto, il Canal Grande e Punta della Dogana sono del resto molto più affascinanti e gradevoli di sera o di notte, quando la temperatura si abbassa e i turisti scompaiono come per incanto. Venezia è una città molto sicura: non abbiate timore di concedervi una passeggiata notturna. Resterete incantati dalle luci che riverberano sull’acqua, dal silenzio e dal ritmo delle architetture e delle ombre.
La regola aurea per mangiare bene a Venezia
Per quanto riguarda la ristorazione, invece, è fondamentale adottare una regola molto semplice: allontanatevi quanto più possibile dalle direttrici dei flussi turistici. I posti migliori, frequentati dai veneziani, sono spesso al di fuori di questi luoghi. Perdetevi nelle calli e nei campielli e usate una piccola astuzia: scegliete i locali piccoli che offrono menù con poche portate.
Luoghi non turistici da visitare a Venezia
Infine, prima di partire, prendete il tempo necessario per scoprire cosa c’è da vedere oltre ai luoghi principali. Ci sono zone bellissime della città in cui ancora non si trovano molti turisti, dove finalmente smetterete di sentire parlare inglese o tedesco e inizierete a sentire persone che parlano in veneziano: è qui che ancora si può cogliere il vero senso del vivere a Venezia.
Non perdete una visita ai sestieri di Cannaregio e Castello – in particolare alla bellissima San Pietro di Castello. Ricordate poi che la città di Venezia non è limitata a San Marco, ma comprende un vasto arcipelago di isole che meritano di essere conosciute: Burano e Torcello in primis, ma anche San Lazzaro degli Armeni, la Certosa e Sant’Erasmo solo per citarne alcune. Per chi si ferma più a lungo è invece consigliata una visita all’isola del Lido e alle sue numerose spiagge: fra le molte vi suggeriamo la zona degli Alberoni, all’estrema punta sud, e la più selvaggia zona dei Murazzi.
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